Etta Mozzoni Marini

... ETTA MOZZONI MARINI

Folla imponente stamani a Millesimo. Qualcuno dice “seimila persone”. Tutto si è svolto all’insegna di un lutto composto e veramente sentito.
Nel piccolo centro della Comunità Montana si sentiva solo lo sciabordio dell’acqua della Bormida. Il cielo appannato ha lasciato filtrare un raggio di sole. Il servizio d’ordine ha lavorato in modo encomiabile per garantire sicurezza, incolumità, indicare parcheggi ancora liberi, segnalare i punti di incontro ai convenuti di ogni parte delle Regioni : Liguria, Piemonte, Lombardia.
La gente della nostra Comunità ha seguito attonita, commossa, i discorsi ufficiali nei confronti del Senatore concittadino, che viveva la propria quotidianità Parlamentare in modo semplice, leale e con “costante impegno politico”.
Nella Parrocchia della Visitazione, presenti le più alte cariche dello Stato, il coro Santa Cecilia ha salutato l’ingresso della bara intonando con un fil di voce uno dei canti più sentiti e suggestivi per l’ex ufficiale degli alpini “Dio del cielo, Signore delle cime, un nostro amico ha chiesto alla montagna, ma ti preghiamo su nel Paradiso lascialo andare per le tue Montagne”.
Nella breve omelia, il  Parroco ha ricordato che, in quella Chiesa, Giancarlo aveva iniziato il cammino cristiano ricevendone tutti i Sacramenti, e, quindi, anche il matrimonio con Maria Pia Reggiani, dando vita alla bella famiglia: quattro figli, quattro nipotine.
Ha fatto inoltre riferimento alla Lettura del giorno, per quanto concerne la Liturgia della Parola, dal libro del Profeta Isaia: “perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie” quasi interpretando i reali nostri pensieri di quel momento per una fine umana tanto tragica. Così da questa domenica, seconda del nuovo anno, “un nostro amico chiesto alla montagna” riposa nella tomba di famiglia, accanto all’amato fratello Attilio, alla mamma, al papà, nel cimitero di Millesimo, poco distante da una Nostra Via a pochi passi dalla Bormida che scorre costante, silenziosa, composta e lenta verso Cengio.

Millesimo, gennaio 1994
Etta Mozzoni Marini